SPF 100: perché non esiste (e non è previsto dalla legge)

Recentemente ho notato che sul mercato sono ancora presenti cosmetici solari con scritto sul packaging “100” e poi sotto SPF50+.  Ecco, si tratta di una comunicazione misleading (ingannevole) per il consumatore, perché il regolamento Europeo vuole che il massimo di SPF dichiarabile sia 50+. Che di fatto è indicato, ma perché allora scrivere anche 100 (includendolo nel nome del prodotto…) e poi sotto più un piccolo 50+?

Fai attenzione a chi propone una protezione solare 100 o creme solari con schermo totale: sono bufale, perché per legge e a seguito di test clinici verificati, non esistono protezioni solari con fattore protettivo 100 o schermo totale in quanto le linee guida europee impongono un SPF 50 come valore massimo “dichiarabile”.

Questo è facilmente intuibile sapendo cos’è l’SPF (Sun Protection Factor) e come viene effettuato il test per quantificare l’SPF in vivo. 

Cosa si intende per SPF?

L’SPF misura i raggi UVB ed è un moltiplicatore del tempo che posso stare al sole prima che mi compaia l’eritema.

L’SPF è un indice del livello di protezione di un prodotto solare contro i raggi UVB (non gli UVA) e della sua capacità di ritardare l’insorgere dell’eritema. Si misura attraverso test clinici effettuati su volontari ai quali, su una zona cutanea ben definita, viene applicato il prodotto solare di cui si vuole determinare l’SPF. La zona cutanea del volontario a cui è stato applicato il prodotto solare, e la zona adiacente non trattata, vengono esposte contemporaneamente a una luce artificiale che mima la luce solare, fino all’insorgenza di un eritema che comparirà, prima nella zona non protetta dal prodotto solare, e poi nella zona protetta. A questo punto si può calcolare matematicamente l’SPF dividendo il tempo impiegato per l’insorgenza dell’eritema sulla cute protetta, con il tempo impiegato per l’insorgenza dell’eritema sulla cute non protetta: il valore che si ottiene è l’SPF.

Per esempio, se durante il test il volontario presenta un eritema sulla cute non protetta dopo 12 minuti, mentre sulla cute protetta l’eritema insorge dopo 6 ore (360 minuti), dividendo 360minuti/12minuti otterremo come risultato ‘30’ che corrisponde al valore di SPF del prodotto testato.

In tal senso, lo stesso volontario a cui venisse applicato un prodotto solare con un ipotetico “SPF100”, dovrebbe protrarre il test clinico per 20 ore, il che è impensabile sia dal punto di vista scientifico (le ore di sole in una giornata sono limitate), che dal punto di vista etico (è sempre sconsigliato prendere il sole nelle ore centrali della giornata) e pratico (la protezione va comunque riapplicata dopo il bagno e in caso di sudore). 

Quando scegli i solari per quest’estate, ricorda che le linee guida Europee consentono in tutto 8 valori di SPF dichiarabili che corrispondono a 4 rispettive classi di protezioni:
– 6 o 10 = bassa
– 15 o 20 o 25 = media
– 30 o 50 = alta; la
– 50+ = molto alta

Io, personalmente, diffido a prescindere dei solari che vantano una protezione 100 o totale perché questa comunicazione è scorretta verso le altre aziende che seguono correttamente il Regolamento europeo, e in più fa leva sui bisogni di tutela della salute confondendo il consumatore meno informato. Perché dovrei fidarmi di un’azienda se non comunica in modo trasparente?

Come scritto nelle slide, l’SPF misura i raggi UVB. Quindi attenzione a non generalizzare o confondersi con la protezione dai raggi UVA (che sono i responsabili x es. serie patologie dermatologiche o del photoageing) che sono tutt’altro argomento e che si misurano in un altro modo. Se trovi sul tuo solare un cerchietto con dentro scritto UVA, è garantita da Reg. Europeo un’attività schermante dai raggi UVA pari ad 1/3 del fattore di protezione solare complessivo (per es. un solare con SPF30 avrà un’azione schermante dai raggi UVA pari o superiore a 10)

Per fortuna devo dire che questo è un caso isolato, la maggior parte delle aziende ha recepito e messo in pratica quanto previsto dalla Regolamento Europeo. Ci sono ancora dei casi (pochi) di furbetti, ma è online che è pieno di articoli che dicono cose a caso sulla protezione totale / SPF100. Fate sempre attenzione alle fonti a cui dare credito!

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Recentemente ho notato che sul mercato sono ancora presenti cosmetici solari con scritto sul packaging "100" e poi sotto SPF50+. Ecco, si tratta di una comunicazione misleading (ingannevole) per il consumatore, perché il regolamento Europeo vuole che il massimo di SPF dichiarabile sia 50+. Che di fatto c'è, ma perché allora scrivere anche 100 (con la scusa che è il nome del prodotto…) e poi sotto più un piccolo 50+? ❌Per capire perché non può esistere la protezione totale (SPF100 e simili), nelle slide del post ho spiegato come si fa a calcolare in vivo l'SPF, che è un moltiplicatore del tempo che posso stare al sole prima che mi compaia l’eritema. Se hai già letto, ti sarà evidente come un valore superiore a SPF50 non ha senso di esistere dal punto di vista scientifico, etico e pratico. ✅Quando scegli i solari per quest'estate, ricorda che le linee guida Europee consentono in tutto 8 valori di SPF dichiarabili che corrispondono a 4 rispettive classi di protezioni: 6 o 10 = bassa; 15 o 20 o 25 = media; 30 o 50 = alta; 50+ = molto alta. ⚠️Per fortuna devo dire che questo è un caso isolato, la maggior parte delle aziende ha recepito e messo in pratica quanto previsto dalla Regolamento Europeo. 📌L’importante non è tanto rincorrere SPF alti quanto mettere la crema almeno ogni 2 ore (perché non dura tutto il giorno!) e metterla soprattutto nella giusta quantità! Nella praticità, quindi, non è tanto SPF100 o altri numeri, ma credo sia riapplicare la crema spesso e nella giusta misura. ❌ Come scritto nelle slide, l’SPF misura i raggi UVB. Quindi attenzione a non generalizzare o confondersi con la protezione dai raggi UVA (che sono i responsabili x es. serie patologie dermatologiche) che sono tutt’altro argomento che mi farà piacere approfondire in un altro post dedicato. Se trovi sul tuo solare un cerchietto con dentro scritto UVA, è garantita da Reg. Europeo un’attività schermante dai raggi UVA pari ad 1/3 del fattore di protezione solare complessivo (per es. un solare con SPF30 avrà un’azione schermante dai raggi UVA pari o superiore a 10)

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